Fotosintesi - 2007

Convegno La rintracciabilita : i livelli applicativi nelle varie filiere

Nel contesto della seconda edizione della fiera "AlimentArti", svoltasi nel complesso fieristico di Bologna, il giorno 9 Novembre si è tenuto il convegno dal titolo: "Rintracciabilità , i livelli applicativi nelle varie filiere".
'evento, organizzato dal CRPV di Cesena, ha avuto 'obiettivo principale di fornire agli intervenuti una sorta di stato del'arte del'applicazione di sistemi volontari di rintracciabilità  nel settore delle produzioni vegetali, nonchà© di fornire indicazioni su possibili scenari applicativi del'informatica.
Coordinato dal Presidente del CRPV Giovanni Pausini, il convegno ha avuto inizio con la relazione di Giuseppe Bitonti del'ente di certificazione CERMET di Bologna, incentrata sul passaggio dalle attuali norme volontarie UNI per la rintracciabilità  aziendale e di filiera alla nuova norma ISO 22005:2005, sottolineandone le novità  e la linearità  nel'adeguamento delle filiere già  certificate UNI.
Con la seconda relazione, Gian Luca Barchi del CRPV, ha portato diversi esempi di applicazione di sistemi di rintracciabilità  informatizzati operanti in singole aziende o su intere filiere, sottolineando che tali sistemi, nella realtà , non sono funzionali non solo alla gestione di dati relativi alla rintracciabilità , ma a quella di altre tipologie di dati necessari alla realtà  produttiva per definire e comunicare le qualità  della produzione o per gestire e tenere monitorati parametri critici.
Successivamente Dario Mozzachiodi, responsabile relazioni esterne del CIV di Modena, ha portato 'esperienza del CIV e del Gruppo Coltiva sui diversi percorsi certificativi intrapresi negli ultimi decenni rintracciabilità , ponendo 'accento sul'impatto che la comunicazione delle diverse tipologie di certificazioni ha sul consumatore finale.
Un'ulteriore preziosa esperienza, in termini di certificazioni e di rintracciabilità  è stata portata da Marco Annovazzi del Servizio Qualità  Auchan e Sma di Milano, che ha parlato la propria esperienza ed i propri interrogativi sul'impatto che il mondo della certificazione ha sul consumatore e sul'effettiva influenza sulle sue scelte.
Infine, con 'intervento di Andrea Volpi del Dipartimento di Ingegneria Industriale del'Università  di Parma, sono state descritte le diverse attività  svolte dal Dipartimento in tema di innovazione tecnologica sulla logistica, i cui risultati potranno trovare effettiva applicazione nelle aziende e nelle filiere alimentari, integrati ai sistemi di rintracciabilità  e a sistemi di monitoraggio e controllo.

Prove dimostrative di raccolta meccanica delle olive

Nell'ambito del programma di attività svolto ai sensi del Reg. CE 2080/05, ARPO (Associazione Regionale tra Produttori Olivicoli) e CRPV hanno organizzato, il 7 e 8 novembre scorsi nelle province di Rimini, Forlì e Bologna, le giornate dimostrative di raccolta meccanica delle olive. Nel corso delle diverse giornate, numerosi olivicoltori e tecnici hanno visto all'opera e provato direttamente, su oliveti delle varietà più rappresentative della Emilia Romagna (Ghiacciola, Nostrana di Brisighella, Grappuda ecc.), macchine agevolatrici e cantieri di lavoro che rappresentano quanto di più attuale l'innovazione e la tecnologia forniscono per ridurre i costi della raccolta, che incide da sola per più della metà del costo colturale dell'oliveto. In particolare le diverse ditte hanno presentato una gamma di attrezzi con caratteristiche tecniche e costruttive differenti (materiali, tipo di alimentazione, robustezza, maneggevolezza e ecc.) per le diverse tipologie aziendali (dall'azienda olivicola specializzata all'hobbistica)

Convegno La salvaguardia delle antiche varietà frutticole e viticole

Nella suggestiva cornice di Villa Sorra a Modena si è svolto il 29 Ottobre scorso il convegno sul tema La salvaguardia delle antiche varietà  frutticole e viticole. 'evento, organizzato dal Crpv e dalla Provincia di Modena, ha visto la partecipazione di un folto pubblico, oltre un centinaio le presenze tra tecnici, hobbisti e funzionari di istituzioni pubbliche.
Nella prima parte, dopo i saluti del dirigente scolastico del'Istituto Agrario "Spallanzani", i rappresentanti degli Enti pubblici e privati coinvolti nel'iniziativa hanno presentato i risultati dei vari progetti di ricerca finalizzati alla individuazione e al recupero delle agrobiodiversità .
I lavori, coordinati da Roberto Bertoni (Assessorato Provincia di Modena), si sono aperti con le relazioni dei funzionari del'Assessorato alla Agricoltura e Alimentazione della Provincia di Modena, Giuseppe Todeschini e Paola Vecchiati, che hanno illustrato i diversi interventi, messi in atto dalla Provincia per il recupero di razze animali e specie vegetali in via di estinzione, focalizzando 'attenzione sugli incentivi presenti nel Piano Regionale di Sviluppo Rurale per la tutela del patrimonio genetico.
I risultati di un progetto del Crpv, presentato da Claudio Buscaroli, hanno rilevato 'esistenza di un importante patrimonio viticolo autoctono, il quale, se opportunamente sfruttato, potrebbe consentire una importante diversificazione e valorizzazione dei prodotti vitivinicoli del territorio provinciale.
Alle stesse conclusioni è giunto anche Andrea Fabbri del'Università  di Parma, in merito alla valorizzazione del'ampio patrimonio di germoplasma olivicolo, presente in Emilia.
Nel suo intervento, invece, Stefano Tellarini ha rimarcato quanto sia elevato il patrimonio genetico della nostra Regione a rischio di estinzione, come si evince da un attività  pluriennale di ricerca svolta dal'Osservatorio Agroambientale di Cesena.
Dopo aver ascoltato i diversi interventi, che hanno caratterizzato la seconda parte del convegno, nelle sue conclusioni 'Assessore al'Agricoltura Graziano Poggioli ha esortato le Istituzioni, gli Enti di ricerca, nonchè i singoli cittadini ad intensificare 'attenzione volta alla salvaguardia di questo valore fondamentale rappresentato dalla biodiversità .

Visite di confronto varietale sulla fagiolino da consumo fresco

Con il ciclo autunnale si chiude l'attività  2007 di confronto varietale sulla fagiolino da consumo fresco condotta da Martorano 5 - Centrale Sperimentazioni e Servizi Agro-Ambientali di Cesena, con il coordinamento del Crpv.
Da tempo tale sperimentazione rappresenta un valido supporto al rinnovamento varietale del Disciplinare di Produzione Integrata.
Durante questo anno, la Martorano 5 ha realizzato tre campi sperimentali corrispondenti a altrettanti cicli colturali: primavera, estate e autunno.
Ogni varietà  è stata giudicata sulla base delle principali caratteristiche morfologiche del legume quali colore, brillantezza, calibro, tolleranza alla marcatura del seme e della pianta: altezza, portamento, vigoria, allettamento, ecc . Oltre alle caratteristiche morfologiche, sono stati oggetto di valutazione anche gli aspetti produttivi.
Al termine di ogni ciclo è stata organizzata una visita guidata rivolta principalmente agli operatori del settore al fine di rendere visibili i risultati ottenuti.
Nel'ambito di ciascun ciclo sono state messe in prova 19 varietà . Tra le varietà  di recente introduzione si è confermato Valentino. Tra le novità  hanno destato interesse e come tali meritevoli di ulteriori approfondimenti le varietà  Maestrale, RX 1524 e Venice.

Giornata dimostrativa Meccanizzazione della lattuga

Lunedì 17 Settembre presso 'azienda Cocca Emilio a Sant'Angelo di Gatteo si è svolta una prova dimostrativa di macchine adatte ad essere utilizzate sulla coltura della lattuga, organizzata dal CRPV in collaborazione con Hortech (ditta costruttrice di macchine per 'orticoltura), Agrimacchine Rubicone (rivenditore di macchine per 'agricoltura) e Consorzio Orto di Pascoli (Consorzio di produttori di lattuga).
La scelta di organizzare la prova è nata tenendo conto dei cambiamenti strutturali in atto presso le aziende che coltivano lattuga nonchè delle esigenze dei produttori. In primo luogo, infatti, si è assistito ad una riduzione del numero di aziende specializzate e ad un parallelo aumento della dimensione media (attualmente nella zona di San Mauro Pascoli si incontrano aziende che coltivano dai 30 ai 70 ha di lattuga /anno), con problemi sempre maggiori a reperire manodopera qualificata, e in secondo luogo si avverte la necessità  di valorizzare il prodotto puntando sulla sua qualità .
Per rispondere a queste esigenze sono state testate in campo tre diverse attrezzature: una interrasassi, una interrasassi con annessa baulatrice e una trapiantatrice semovente. Le prime due macchine sono state valutate per migliorare la preparazione del letto di semina, la terza per ridurre la richiesta di manodopera in fase di trapianto. Le persone, estremamente qualificate, che hanno partecipato alla prova, hanno potuto verificare come 'interrasassi sia in grado di preparare un buon letto di semina con terreno fine in superficie e zolle più grosse in profondità . Questa operazione garantisce un buon attecchimento delle piantine, un facile sgrondo delle acque in eccesso e una buona aerazione del'apparato radicale. Seppure soddisfacente il lavoro della interrasassi è risultato nettamente migliorato quando a questa attrezzatura è stata associata la baulatrice che forma prose di terreno perfettamente affinato e livellato, pronto per il trapianto. La prova di trapianto meccanizzato è stata infine realizzata sia su terreno pianeggiante che su terreno baulato. Se nel primo caso è stato possibile verificare la capacità  operativa della trapiantatrice che porta ad un notevole risparmio di manodopera, nel secondo si è apprezzata la qualità  del lavoro e la perfetta distribuzione delle piantine. presupposto indispensabile per tendere alla omogeneità  del prodotto in fase di raccolta e quindi ad una ottima qualità  commerciale.
Occorre sottolineare che 'azienda ospitante la prova utilizza già  con soddisfazione le attrezzature testate anche se prodotte da altre costruttori. adottando inoltre, sempre per garantire lo sviluppo regolare della lattuga, sistemi di irrigazione a micro-sprinkler che offrono maggiore omogeneità  rispetto ai sistemi più tradizionali.
Cogliendo il commento di alcuni presenti, le attrezzature hanno dimostrato la loro funzionalità  e ci si deve porre 'obiettivo di percorrere la strada della meccanizzazione con cantieri integrati (preparazione dei letti di semina, trapianto meccanico e in futuro raccolta meccanica) per far fronte alla carenza di manodopera, ridurre i costi di produzione e migliorare la qualità  del prodotto locale per una sua valorizzazione sul mercato.

Visite guidate Pomodoro da industria in epoca precoce

Anche quest'anno si sono svolte le tradizionali visite guidate alle prove sperimentali di confronto varietale di pomodoro da industria in epoca precoce, promossa dal CRPV e realizzate dalle aziende sperimentali (Az. Marani (Ra) - Az. Stuard (Pr) - Az. Tadini (Pc)).
'innovazione varietale è un tema particolarmente sentito sia per i riflessi produttivi che per quelli qualitativi, tenuto conto del'ampia gamma di prodotti che la nostra industria pone sul mercato.
La prima visita, che si è svolta giovedì 26 luglio a Gariga di Podenzano, nell'ambito di "Tomato world in campo", ha visto la partecipazione di un nutrito pubblico che vantava la presenza anche di alcune delegazioni estere che si trovavano a Piacenza in occasione della manifestazione.
Le altre tre visite si sono svolte, rispettivamente a S.Pancrazio (PR), Gariga di Podenzano (PC) e a Longastrino (FE), raggiungendo un centinaio di presenze, tra tecnici di ditte sementiere, rappresentanti delle associazioni dei produttori, delle industrie di trasformazione e privati.
In linea generale si è evidenziato come 'andamento stagionale caldo e siccitoso abbia influito talvolta sulle capacità  produttive e sul colore.
Nel'insieme delle prove, si sono avuti giudizi positivi per le varietà  di I° livello Barone Rosso, ES1867, ISI25611, ISI26761, NPT78 e Lampo, a cui si sono aggiunte varietà  che hanno presentato diversità  di comportamento a seconda delle diverse località .
Le varietà  di II° livello, invece, hanno mostrato tutte un buon comportamento sia vegetativo che sanitario. per una più approfondita valutazione, però, sarà  necessario attendere i dati produttivi e i risultati delle analisi di laboratorio.

Giornata dimostrativa Defogliazione meccanica della vite

Il 9 luglio si è tenuta, a Imola, presso 'Az.agr. Vandina, una dimostrazione di defogliazione meccanica e gestione fitosanitaria della vite che ha visto la partecipazione di alcune note ditte costruttrici di macchine agricole e 'intervento di un folto numero di persone coinvolte nei diversi settori della filiera.
La dimostrazione pratica è stata preceduta dal'intervento del Prof. S. Poni, Università  Cattolica di Piacenza, che ha messo in luce 'importanza della defogliazione della vite nel consentire una corretta maturazione delle uve attraverso una riduzione della fogliosità  sulla fascia produttiva. questo intervento, teso al miglioramento del microclima a livello dei grappoli, trova la sua epoca ottimale di esecuzione tra la fase di allegagione e la invaiatura. Molto importante, inoltre, è la valutazione della reale necessità  di effettuare la defogliazione . si interviene quando la presenza di foglie a livello del grappolo è decisamente eccessiva, altrimenti si rischia di scoprirlo troppo e quindi di esporlo ad una eccessiva radiazione solare.
Il Dr. Cavazza, ASTRA-Innovazione e Sviluppo, infine, ha trattato la ricaduta che la defogliazione ha a livello fitosanitario, evidenziando gli effetti di riduzione del'incidenza dei danni da Botrytis e la migliore efficacia nella distribuzione dei prodotti antiparassitari.
La dimostrazione pratica di defogliazione è stata eseguita da tre diverse macchine dotate di un principio di funzionamento, sostanzialmente analogo, che si basa su un sistema di aspirazione abbinato ad uno di taglio che provocano il distacco del lembo fogliare dal picciolo.
Nonostante si sia lavorato in condizioni di bassa fogliosità , che non permettevano alle macchine di mostrare a pieno la loro efficienza, queste hanno lasciato intravedere interessanti caratteristiche dal punto di vista operativo.
Applicate anteriormente ad una trattrice di bassa media potenza con una capacità  di lavoro di circa 2 h/Ha, queste macchine ottengono i migliori risultati operando su forme di allevamento a controspalliera, sebbene si possano impiegare bene anche su forme a cortina.
Dal punto di vista economico si può dire che sono accessibili anche ad aziende medio-piccole con la sola eccezione delle defogliatrici applicate su telaio semovente scavallatore il cui costo è ammortizzabile solo su superfici a vigneto che superano i 20 Ha.
La giornata tecnica si è conclusa con la dimostrazione pratica di difesa fitosanitaria per la quale si è impiegata 'unica macchina presente, un atomizzatore a tunnel a bassa deriva ambientale.
Questo atomizzatore è dotato di una elevata capacità  di lavoro (è in grado di trattare contemporaneamente due filari su ambo i lati), ma soprattutto è in grado di operare efficacemente anche in presenza di forte vento, recuperando una elevata % di prodotto e riducendo sensibilmente la deriva e le perdite a terra. Il costo del'atomizzatore è elevato quindi è accessibile solo ad aziende di grandi dimensioni.

Giornata dimostrativa Diserbo chimico e spollonatura della vite

Il giorno 10 luglio 2007, presso 'Azienda Garusola della CAB G. Bellini di Filo d'Argenta, si è tenuta, organizzata dal DIPROVAL - Centro di Fitofarmacia Università  di Bologna e da CRPV, la Giornata dimostrativa e divulgativa sul diserbo chimico e la spollonatura della vite.
Dopo aver visitato la prova di confronto tra diverse epoche di trattamento nel diserbo del vigneto (cv Merlot con sistema di allevamento GDC) sono stato discussi, insieme a una panoramica generale delle problematiche degli inerbimenti e relative strategie d'intervento, i risultati delle prove di efficacia erbicida e spollonante negli anni 2005-06 e 2006-07 realizzate in località  Filo di Argenta (FE) e Altedo (BO).
Il protocollo sperimentale prevedeva trattamenti a base di glufosinate ammonio e/o di glifosate combinati, in diverse epoche quali autunno, fine inverno, primavera ed estate, con principi attivi a effetto residuale: oxadiazon, oxifluorfen e flazasulfuron.
La presentazione dei dati ha evidenziato la necessità  di sincronizzare 'effetto spollonante dei prodotti impiegati con quello erbicida, giungendo così a una sensibile riduzione dei costi di intervento. Si è rimarcato inoltre, insieme alla sostanziale efficacia di prodotti ad azione esclusivamente fogliare (glifosate e glufosinate), il ruolo di semplificazione delle strategie di intervento da parte dei principi attivi ad azione anche residuale. In particolare, per quanto riguarda il recente formulato a base di flazasulfuron, si prospettano interventi primaverili o autunnali (per un migliore controllo del convolvolo) alla dose intermedia fra quelle sperimentate (80-100 gr). Inoltre, la sua alternanza con gli altri principi attivi ad azione residuale sopra citati in applicazioni di fine inverno, permette di evitare 'insorgere di fenomeni di resistenza o di fitotossicità .
Va sottolineato infine che il Disciplinare di produzione della vite non prevede 'impiego di prodotti ad azione residuale, il cui eventuale inserimento sarà  subordinato a valutazioni di carattere metodologico e ambientale.

Giornata dimostrativa Gestione del suolo nel vigneto

Il 19 luglio scorso si è tenuta la Giornata dimostrativa di gestione meccanica del suolo nei vigneti organizzato da Crpv e Astra-Innovazione e Sviluppo nelle colline modenesi di Castelvetro, ambiente di più difficile penetrazione da parte della meccanizzazione agricola rispetto alle aree di pianura.
Numerose le Ditte produttrici che hanno partecipato con macchine sia per la lavorazione della zona interceppo che per la zona interfilare.
La dimostrazione è stata preceduta da una introduzione di Mirco Melotti (ASTRA) che ha affrontato la tematica della gestione del suolo nel vigneto, evidenziando, per la zona del'interfila, i molteplici pregi del'inerbimento a cui corrispondono, però, altrettanti punti deboli della lavorazione intesa come pratica permanente, sia per la pianura che per la collina.
'inerbimento evidenzia sostanzialmente un unico vero difetto: la competizione con le stesse piante di vite. Questa può però essere superata utilizzando miscugli di essenze rustiche a crescita ridotta. Di contro, la lavorazione, presenta un solo pregio, ovvero la riduzione della perdita di acqua per capillarità  dalla superficie del suolo. In annate particolarmente aride si potrebbe eventualmente prendere in considerazione 'interruzione temporanea del'inerbimento con una lavorazione superficiale del terreno.
Per quanto riguarda la gestione sulla fila si è evidenziata la necessità  di intervenire con strumenti che non diano luogo alla " suola di lavorazione", quali erpici rotanti, dischi scalzatori-rincalzatori e lame rasanti, alternadoli tra loro e integrandoli eventualmente con interventi di diserbo chimico.
Nel corso della dimostrazione, per la gestione del'interfila, hanno operato mezzi discissori, vibranti e non, abbinati o meno a zappatrici, da utilizzarsi come strumenti di drenaggio del suolo soprattutto nel periodo autunno-inverno, erpici a molle ed erpici a dischi per 'arieggiamento del terreno nel periodo estivo e trincia-erba interfilare abbinata a mini trincia o mini fresa interceppi.
Sicuramente più ampia è stata la gamma di macchine per la gestione del suolo sulla fila, con dischi scalzatori rincalzatori applicati ventralmente o posteriormente alla trattrice, erpici rotanti, lame rasanti, mini trincia, mini frese e zappatrici rotative tutte applicate posteriormente. strumenti dotati di una accresciuta efficienza, inclusa la sensibilità  dei sensori per il rientro, che permette di lavorare in modo sicuro anche con distanze minime tra i ceppi di circa 70 cm.
Di un certo interesse anche la vangatrice scava buche per estirpare le piante morte dal vigneto, presente, probabilmente, per la prima volta a questo genere di dimostrazioni in campo.
Complessivamente le macchine presenti hanno mostrato di possedere una elevata capacità  di lavoro, risultando, per il costo di acquisto, decisamente accessibili anche ad aziende di medie e piccole dimensioni.
Per concludere potremo dire la conduzione del suolo rappresenta una delle fasi più delicate della gestione del vigneto poichà©, oltre ad interferire sui rapporti tra suolo e pianta, è in grado di condizionare sensibilmente anche 'impatto ambientale. In tal senso, la lavorazione del suolo è uno strumento molto importante che però deve essere utilizzato con moderazione. le lavorazioni troppo frequenti e soprattutto quelle che portano a sminuzzare le zolle, infatti, possono pregiudicare la buona struttura del suolo e portano ad un progressivo impoverimento della sostanza organica e questo tanto di più quanto più la tessitura è argillosa.

Pomodoro da mensa, anguria e melone

Il CRPV di Cesena, nel'ambito del progetto di sperimentazione sulle orticole da mercato fresco finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, ha organizzato il 3 luglio 2007 una giornata divulgativa su melone in serra e semiforzato e su pomodoro da mensa in coltura protetta.
'iniziativa, realizzata ad Imola presso il centro serre del'unità  operativa di ASTRA "Mario Neri", ha fatto registrare una buona partecipazione di pubblico, costituito essenzialmente da produttori, operatori del settore e tecnici delle ditte sementiere.
In coltura protetta, tra le novità  varietali di melone, interessanti indicazioni per Brigante, E.S.L. a frutto retato con meridiani. tra i materiali già  noti, inevece, interessanti le conferme di Jago, con frutto liscio di buona qualità , Lazulli, tradizionale retato-solcato, PS 627, retato senza solcatura e tra i Long Shelf Life, Ganzo, retato senza fetta, e Magritte, retato-solcato.
Ottimo, in generale, il comportamento di tutte le cultivar di pomodoro in osservazione.
Nei secondi livelli, nella tipologia a frutto invaiato con bacche a frutto tondo leggermente piatto, valido il comportamento di DRW 7556, Kerala, Tirsa, Verduro, Minerva ed ISI 65304. tra le varietà  a frutto allungato, buon colore ed elevata tolleranza al marciume apicale per Uriburi.
In aumento le tipologie "cuore di bue". in questo segmento si segnalano Liguria e Profitto.
Tutti gli ibridi indicati per raccolte a completa maturazione dei frutti, sia per stacchi a grappolo che a frutto singolo (pomodori tondi o leggermente piatti di calibro medio-grosso, cherry, datterini, allungati tipi San Marzano, ovali tipo Cencara, ecc.) si sono distinti per 'ottimale stato fitosanitario e 'attraente colorazione delle bacche.
Il 6 luglio, con il coordinamento del CRPV di Cesena, si è tenuta presso 'azienda agricola Pezzolato Fabio di Jolanda di Savoia (Fe) la giornata divulgativa sulle prove di confronto varietale di melone ed anguria in semiforzatura, svolte dal'Azienda Agraria Sperimentale "M. Marani" di Ravenna.
Nonostante i campi fossero ancora in piena raccolta sono state numerose ed interessanti le indicazioni raccolte.
Per il melone, nella tipologia a frutto retato con meridiani, buone impressioni per le "novità " Brigante e DRT 8413. tra le varietà  a bacca retata senza meridiani valido il comportamento per Ganzo, Long Shelf Life, e PS 263.
Nelle prove di 2° livello, le prime raccolte hanno evidenziato il buon comportamento di Jago, a buccia liscia di buone caratteristiche organolettiche, Calibro, estremamente regolare per forma e pezzatura, caratterizzato da una buona conservabilità  (Extended Shelf Life) , e Giusto, retato senza fetta di tipo Long Shelf Life
Tra le Crimson "allungate" od "ovali-lunghe" ottima dolcezza per Sylla, Karistan e Placet. fra le "ovali" ugualmente zuccherine Early Beauty e Melania.
Numerose le "miniangurie" in prova. costante e soddisfacente, a livello qualitativo, il comportamento di Jenny e Minirossa, cultivar da più tempo in osservazione.

Giornata dimostrativa Raccolta meccanica Cipolla da seme

La cipolla da seme è una coltura molto importante per gli agricoltori e le Ditte in tutto il territorio della Romagna e delle Marche.
Oltre 50, infatti, le presenze alla giornata dimostrativa sulla raccolta meccanica della Cipolla da seme, organizzata mercoledì 11 luglio da Crpv in collaborazione con COAMS.
La prova, realizzata presso l'Azienda agricola Parma a San Giovanni in Marignano (Rn), ha consentito di osservare le funzionalità di una macchina di importazione francese posta a confronto con un prototipo in fase di realizzazione da parte della ditta Spapperi di città di Castello (PG) e uno della ditta ospitante.
Nel corso della giornata è stato possibile apprezzare diverse soluzioni costruttive che consentono oggi di effettuare la raccolta meccanica lasciando intravedere una positiva operatività, per ciò che riguarda coltivazioni in buone condizioni colturali, mentre presentano alcuni limiti per ciò che riguarda le colture attaccate da peronospora o allettate dal vento.
Attualmente sono in corso prove sperimentali che tendono a valutare l'influenza del calibro e delle tecniche colturali, nonché. di trattamenti brachizzanti per mettere le colture nelle migliori condizioni.
La risoluzione dei problemi della raccolta meccanica, legati ai costi e alla carenza di manodopera, sarebbe fondamentale per dare maggiori prospettive a questa coltura e vincere la competitività sul mercato.

Giornata dimostrativa Diserbo chimico e spollonatura della vite

Il giorno 10 luglio 2007, presso l'Azienda Garusola della CAB G. Bellini di Filo d'Argenta, si è tenuta, organizzata dal DIPROVAL - Centro di Fitofarmacia - Università di Bologna e da CRPV, la Giornata dimostrativa e divulgativa sul diserbo chimico e la spollonatura della vite.
Dopo aver visitato la prova di confronto tra diverse epoche di trattamento nel diserbo del vigneto (cv Merlot con sistema di allevamento GDC) sono stato discussi, insieme a una panoramica generale delle problematiche degli inerbimenti e relative strategie d'intervento, i risultati delle prove di efficacia erbicida e spollonante negli anni 2005-06 e 2006-07 realizzate in località Filo di Argenta (FE) e Altedo (BO).
Il protocollo sperimentale prevedeva trattamenti a base di glufosinate ammonio e/o di glifosate combinati, in diverse epoche quali autunno, fine inverno, primavera ed estate, con principi attivi a effetto residuale: oxadiazon, oxifluorfen e flazasulfuron.
La presentazione dei dati ha evidenziato la necessità di sincronizzare l'effetto spollonante dei prodotti impiegati con quello erbicida, giungendo così a una sensibile riduzione dei costi di intervento. Si è rimarcato inoltre, insieme alla sostanziale efficacia di prodotti ad azione esclusivamente fogliare (glifosate e glufosinate), il ruolo di semplificazione delle strategie di intervento da parte dei principi attivi ad azione anche residuale. In particolare, per quanto riguarda il recente formulato a base di flazasulfuron, si prospettano interventi primaverili o autunnali (per un migliore controllo del convolvolo) alla dose intermedia fra quelle sperimentate (80-100 gr). Inoltre, la sua alternanza con gli altri principi attivi ad azione residuale sopra citati in applicazioni di fine inverno, permette di evitare l'insorgere di fenomeni di resistenza o di fitotossicità.
Va sottolineato infine che il Disciplinare di produzione della vite non prevede l'impiego di prodotti ad azione residuale, il cui eventuale inserimento sarà subordinato a valutazioni di carattere metodologico e ambientale.

Visita guidata Prove difesa pesco

Nella giornata di Martedì 10 luglio si è svolta a Saiano di Cesena la visita guidata organizzata dal Crpv ad una prova sperimentale su pesco (varietà venus) relativa ad uno studio sul nerume delle drupacee.
Alla presenza dei Coordinatori Provinciali di lotta guidata, del Servizio Fitosanitario Regionale ed altri tecnici, è stata fatta la sintesi dei risultati di quattro anni di esperienze su Clamidosporium carpophilum svolte nell'ambito del progetto 'Crpv - Sat frutticole'.
La presentazione si è svolta a cura di G. Ceredi (Apofruit-Italia) che, insieme a F. Franceschelli, (Astra-Innovazione e Sviluppo) e con la collaborazione dell'Università del Sacro Cuore di Piacenza, stanno conducendo la sperimentazione oggetto della visita.
L'obiettivo della prova è quello di approfondire alcuni aspetti sull'epidemiologia del patogeno, come ad esempio la fase di sporulazione, e sull'individuazione dell'epoca ottimale di intervento fitosanitario, anche in relazione alle piogge.
Pur essendo già noto che la proliferazione conidica si verifica a partire dalla fase fenologica di 'scamiciatura', resta infatti da chiarire quale sia il periodo di sensibilità della pianta al patogeno.
L'esito delle prove di Cesena ha confermato, al pari di quelle effettuate negli ultimi anni, che lo zolfo rimane la sostanza attiva più efficace nel contenimento delle infezioni di C. carpophilum.

Giornata dimostrativa Defogliazione meccanica della vite

Il 9 luglio si è tenuta, a Imola, presso l'Az.agr. Vandina, una dimostrazione di defogliazione meccanica e gestione fitosanitaria della vite che ha visto la partecipazione di alcune note ditte costruttrici di macchine agricole e l'intervento di un folto numero di persone coinvolte nei diversi settori della filiera.
La dimostrazione pratica è stata preceduta dall'intervento del Prof. S. Poni, Università Cattolica di Piacenza, che ha messo in luce l'importanza della defogliazione della vite nel consentire una corretta maturazione delle uve attraverso una riduzione della fogliosità sulla fascia produttiva. questo intervento, teso al miglioramento del microclima a livello dei grappoli, trova la sua epoca ottimale di esecuzione tra la fase di allegagione e la invaiatura. Molto importante, inoltre, è la valutazione della reale necessità di effettuare la defogliazione . si interviene quando la presenza di foglie a livello del grappolo è decisamente eccessiva, altrimenti si rischia di scoprirlo troppo e quindi di esporlo ad una eccessiva radiazione solare.
Il Dr. Cavazza, ASTRA-Innovazione e Sviluppo, infine, ha trattato la ricaduta che la defogliazione ha a livello fitosanitario, evidenziando gli effetti di riduzione dell'incidenza dei danni da Botrytis e la migliore efficacia nella distribuzione dei prodotti antiparassitari.
La dimostrazione pratica di defogliazione è stata eseguita da tre diverse macchine dotate di un principio di funzionamento, sostanzialmente analogo, che si basa su un sistema di aspirazione abbinato ad uno di taglio che provocano il distacco del lembo fogliare dal picciolo.
Nonostante si sia lavorato in condizioni di bassa fogliosità, che non permettevano alle macchine di mostrare a pieno la loro efficienza, queste hanno lasciato intravedere interessanti caratteristiche dal punto di vista operativo.
Applicate anteriormente ad una trattrice di bassa -media potenza con una capacità di lavoro di circa 2 h/Ha, queste macchine ottengono i migliori risultati operando su forme di allevamento a controspalliera, sebbene si possano impiegare bene anche su forme a cortina.
Dal punto di vista economico si può dire che sono accessibili anche ad aziende medio-piccole con la sola eccezione delle defogliatrici applicate su telaio semovente scavallatore il cui costo è ammortizzabile solo su superfici a vigneto che superano i 20 Ha.
La giornata tecnica si è conclusa con la dimostrazione pratica di difesa fitosanitaria per la quale si è impiegata l'unica macchina presente, un atomizzatore a tunnel a bassa deriva ambientale.
Questo atomizzatore è dotato di una elevata capacità di lavoro (è in grado di trattare contemporaneamente due filari su ambo i lati), ma soprattutto è in grado di operare efficacemente anche in presenza di forte vento, recuperando una elevata % di prodotto e riducendo sensibilmente la deriva e le perdite a terra. Il costo dell'atomizzatore è elevato quindi è accessibile solo ad aziende di grandi dimensioni.

Visita guidata Cereali, Ortaggi e Frutta antichi

Giovedì 5 luglio si è tenuta, presso l'Azienda Agraria Sperimentale 'Stuard' una visita guidata al campo catalogo di cereali autunno-vernini storici ed alle collezioni di ortaggi e frutta antichi.
Nel corso dell'iniziativa è stato possibile portare materiale per il riconoscimento. Cristina Piazza, dell'Azienda Agraria Sperimentale 'Stuard', dopo una breve presentazione del Progetto di 'Valorizzazione della filiera del pane di montagna' è passata ad illustrare il campo catalogo di cereali storici. Al suo interno è stato possibile esaminare non solo numerose varietà di grano tenero e duro, ma anche altre specie quali farro monococco, farro dicocco, spelta, Triticum polonicum, kamut e diverse sottospecie di Triticum turgidum. Tra i grani teneri storici da annoverare diverse varietà selezionate da Strampelli all'inizio del novecento quali Carlotta Strampelli, Ardito, Mentana, Villa Glori, Terminillo. Interessanti anche alcune popolazioni locali quali Gentilrosso e Risciola. Da ricordare anche Autonomia B, Inallettabile 1 e 2 e Marzuolo.
Successivamente, sempre presso l'Azienda 'Stuard', si è passati alla visita del campo catalogo di ortaggi storici ritrovati in Provincia di Parma. Da annoverare diverse varietà locali di pomodoro, zucca, melone e anguria.
Prima del trasferimento presso l'I.T.A.S. Bocchialini di Parma per la visita ai campi di frutta antichi, a conclusione delle visite ai cereali e agli ortaggi è stato possibile assaggiare diverse varietà locali di mele, pere e susine ed il pane preparato nell'ambito del Progetto di valorizzazione sopra citato.

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