DA, ovvero Differenza di assorbanza tra due lunghezze d'onda vicine al picco della clorofilla: è il nuovo indice di maturazione messo a punto su pesco, melo e kiwi dal gruppo del Prof. Guglielmo Costa, dell'Università di Bologna (Dipartimento Colture Arboree), nell'ambito del progetto interregionale Frutticoltura Post-raccolta.
Presentato all'incontro tecnico Metodi non distruttivi e indici di raccolta per la qualità e la shelf-life della frutta, tenutosi l'8 giugno scorso presso la sede dell'Apofruit Italia, il nuovo indice permette di individuare in campo la data di raccolta con migliore precisione attraverso la tecnica non distruttiva NIR
Le tecnologie non distruttive sono strumenti interessanti per la determinazione della qualità organolettica dei frutti, ma devono essere semplici da usare, avere costi ridotti rispetto alla tecnologia oggi presente sul mercato e aumentare l'affidabilità della misura. Il loro impiego potrebbe dare un 'valore aggiunto' alla filiera, che oggi si basa su metodi distruttivi, intervenendo durante tutta la filiera produttiva (campo, raccolta, lavorazione, conservazione, distribuzione e consumo) e determinando così un concreto miglioramento del processo. L'indice di raccolta DA sembra andare verso questa direzione.
La seconda relazione dell'incontro, tenuta dal Dr. Armando Testoni (CRA-IVTPA Milano), ha evidenziato quale sia la reale durata della shelf-life (da pochi giorni, fino a una settimana) di diverse varietà di pesche (Royal Gem, Springbelle, Rich Lady e Zee Lady) e nettarine (Orion, Summerset, Big Top, Red Diamond, Spring Bright, Magique, Stark Redgold e Diamond Ray) provenienti da diverse aree di coltivazione italiane (Metaponto, Salerno, Cesena-Faenza e Cuneo) e come essa sia
influenzata dalla frigo-conservazione o meno.
La ricerca ha inoltre confermato la preferenza del consumatore per frutti 'maturi', cioè con range di durezza compreso tra 1,5 e 0,5 kg, e caratterizzati da elevata succosità, dolcezza e aromaticità. Si tratta di dati che devono fare riflettere su quale sia il reale compromesso tra necessità operative (lavorazione, trasporto e vendita) e aspettative del consumatore, legate al giusto grado di maturazione delle pesche.