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Convegno

Convegno "Valorizzazione del vitigno Trebbiano Romagnolo" (RA)

Si svolgerà venerdì 20 marzo a Faenza, nell'ambito del 39° MOMEVI, il Convegno "Valorizzazione agronomica ed enologica del vitigno Trebbiano Romagnolo"

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Convegno

Convegno "L'olio emiliano: stato dell'arte e prospettive di mercato per un prodotto di qualità" (PR)

Mercoledì 25 febbraio è in programma a Parma presso l’Istituto Agrario “F. Bocchialini” (viale Piacenza, 14) un convegno sul tema “L’olio emiliano: stato dell’arte e prospettive di mercato per un prodotto di qualità”, promosso da CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali), Provincia di Parma, CNR Ibimet, Università di Parma e lo stesso Istituto Tecnico Agrario Bocchialini, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna.

L’evento si pone l’obiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte della coltivazione dell’olivo in Emilia, con particolare riferimento al territorio parmense, al fine di dimostrare che tale area, pur presentando condizioni climatiche non particolarmente favorevoli, ha tutti i requisiti per produrre un olio di qualità ed ambire ad una propria vocazionalità in merito a questa coltura.

Nel decennio 2003/2013 è stato portato avanti con successo uno specifico un progetto di ricerca finalizzato allo studio per la rientroduzione e lo sviluppo della coltivazione dell’olivo in Emilia. Il progetto coordinato da CRPV, ha visto la fattiva collaborazione dell’Università di Parma, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, del CNR Ibimet, dell’IPSAA “L. Spallanzani” di Vignola”: prendendo spunto dai risultati emersi da tale attività di ricerca, verranno evidenziati aspetti legati all’impostazione di nuovi impianti olivicoli, alla scelta delle varietà più idonee per i territori dell’area in questione, a tecniche agronomiche di gestione, a strategie di difesa, in particolare contro la mosca dell’olivo e alla valutazione delle caratteristiche organolettiche e sensoriali degli oli ottenuti dalle diverse accessioni. Inoltre, saranno presentati i risultati di un’accurata analisi di mercato e strategie di valorizzazione, che ha messo in evidenza grandi potenzialità per il prodotto olio emiliano, soprattutto se supportato da marchi di qualità.

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Convegno nazionale del ciliegio 2.0

Convegno nazionale del ciliegio 2.0 "Innovazioni di prodotto e di processo per una cerasicoltura di qualità" (MO)

A distanza di quattro anni dall'ultimo Convegno Nazionale sul Ciliegio (Vignola, 2011) si terrà il prossimo 25 febbraio nei locali della Rocca di Vignola (MO) un incontro di aggiornamento tecnico incentrato su due temi di stretta attualità, la qualità e la difesa, portando in pubblico i risultati delle numerose ricerche condotte in questi anni sul territorio. L'evento è organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie e dall'Azienda agraria dell'Università di Bologna, in collaborazione con il Servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna, il CRPV di Cesena e il locale Consorzio della Ciliegia tipica. Due i fili conduttori dell'incontro: al mattino si parlerà di innovazioni di prodotto e di processo verso l'alta qualità delle ciliegie; nel pomeriggio delle moderne strategie di difesa contro Drosophila suzukii, nuova e temutissima emergenza fitosanitaria.

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Convegno Realizzazione di una piattaforma web per la pianificazione delle produzioni dal campo alla commercializzazione (LT)

Convegno Realizzazione di una piattaforma web per la pianificazione delle produzioni dal campo alla commercializzazione (LT)

Si svolgerà mercoledì 11 febbraio a Terracina (LT) il Convegno "Realizzazione di una piattaforma web per la pianificazione delle produzioni dal campo alla commercializzazione"

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Convegno Sostenibilità dei nuovi sistemi di impianto in frutticoltura (RA)

Convegno Sostenibilità dei nuovi sistemi di impianto in frutticoltura (RA)

Giovedì 11 dicembre è previsto, presso la sala Zanelli della Fiera di Faenza (via Risorgimento, 3) alle ore 9,30 un convegno sul tema “Sostenibilità dei nuovi sistemi di impianto in frutticoltura: risultati della sperimentazione in Emilia Romagna”. L’evento è promosso da CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali), Università Politecnica delle Marche (Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali), Università di Bologna (Dipartimento di Scienze Agrarie) e Astra Innovazione e Sviluppo, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna.

La tendenza a intensificare gli impianti, affermatasi già da qualche tempo nel melo, poi proseguita nel pero, da qualche anno interessa anche la coltivazione di altre drupacee: oltre al pesco e al ciliegio, si stanno diffondendo frutteti intensivi anche nell’albicocco e nel susino cino-giapponese. Il passaggio, poi, da forme di allevamento tradizionali a sistemi intensivi ha portato mutazioni anche nei criteri di gestione agronomica dei frutteti, in merito alla ricerca di una maggior sostenibilità ambientale e all’introduzione di altre innovazioni tecniche. Proprio su queste tematiche CRPV ha coordinato per un biennio un progetto di sperimentazione denominato “Impiantistica e gestione di frutteti sostenibili sul piano tecnico, economico ed energetico”, in partnership con Astra e le Università di Bologna e delle Marche: il convegno sarà, quindi, l’occasione per la comunicazione finale dei risultati di tutta l’attività progettuale.

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Convegno

Convegno "L'agrobiodiversità in Emilia Romagna" (BO)

Mercoledì 29 ottobre 2014 è previsto, presso l’Aula Magna della Regione Emilia-Romagna (viale Aldo Moro, 30 – Bologna), alle ore 9,30 il convegno “L’agrobiodiversità in Emilia Romagna”. L’evento è promosso da CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali), Regione Emilia-Romagna e CRPA (Centro Ricerche Produzione Animale) nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della stessa Regione.

Oramai da tempo l’affermarsi di specie e varietà ad alta densità e commerciabilità rischia di mettere in secondo piano e a rischio estinzione specie vegetali ed animali autoctone, intensamente legate ai propri territori, che presentano una valenza economica certamente minore, ma che conservano comunque un valore importante e rappresentano un patrimonio genetico e qualitativo unico. Per questo, oggi, parlare di agrobiodiversità significa attivare azioni di tutela e valorizzazione di tali specie, al fine di riservare loro uno spazio non solo quali protagoniste di sagre e feste paesane, ma anche un mercato di nicchia che, a piccoli passi, è decisamente in espansione. La Regione Emilia-Romagna, fin dal 2008, attivando la legge 1/2008 (Tutela del patrimonio di razze e varietà locali di interesse agrario del territorio emiliano-romagnolo), ha introdotto il Repertorio delle Razze e Varietà locali e, tramite il PSR 2007/2013, ha attivato progetti specifici tramite i Centri di Ricerca regionali CRPV e CRPA, che coinvolgono varietà frutticole, viticole e razze bovine e ovine.Per quanto concerne frutta e vite il progetto, condotto da CRPV, si è posto l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio genetico, tramite ricognizioni, classificazioni morfologiche e conservazioni ex situ, oltre che analisi di tipo molecolare e sanitario: per quanto concerne l’ambito zootecnico, CRPA ha operato nel supporto alla conservazione di 4 razze bovine (Pontremolese, Garfagnina, Ottolese-Varzese-Tortonese e Modenese) e di una ovina (Modenese-Pavullese), promuovendo azioni di ricognizione, caratterizzazione genetica, al fine di creare una mediazione virtuosa fra interesse sociale della biodiversità e quello delle imprese, al fine di creare spazi interessanti sul mercato. Il convegno, che viene organizzato a conclusione dei progetti finanziati dalla Regione, sarà, quindi, l’occasione per la comunicazione complessiva dei risultati e per riaffermare quanto sia strategico il lavoro in sinergia fra l’Ente Pubblico e il mondo della Ricerca, al fine di supportare al meglio, anche in questo ambito, il comparto della produzione regionale.

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Convegno “Piccoli frutti, nuove opportunità per le colline piacentine” Bettola (PC)

Convegno “Piccoli frutti, nuove opportunità per le colline piacentine” Bettola (PC)

Giovedì 16 ottobre alle ore 10,00 a Bettola (PC), presso la Sala Consigliare del Comune (piazza Colombo, 10) è previsto un workshop sul tema “Piccoli frutti, nuove opportunità per le colline piacentine”, promosso da CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali, Cesena), unitamente a Provincia di Piacenza e Comune di Bettola, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna.

Le coltivazioni di piccoli frutti, da produzioni di nicchia quali erano, sono interessate da una costante crescita a livello di consumi, motivata da una parte dalla qualità e dalla bontà di varietà come il lampone, il ribes, la mora, il mirtillo, dall’altra dalle indubbie proprietà nutraceutiche che tali frutti presentano. Se in Italia i territori storicamente vocati a queste colture sono da sempre il Piemonte e il Trentino Alto Adige, recenti studi hanno dimostrato che anche le colline piacentine, per caratteristiche agronomiche dei suoli, possono essere terreno fertile per tali varietà, che di fatto possono rappresentare una valida integrazione al reddito per le imprese agricole, oltre che un’opportunità per scongiurare l’abbandono dell’agricoltura in contesti di collina e montagna. I consumi sul territorio, anche a fronte dei flussi turistici, raggiungono picchi elevati specie nel periodo estivo, tanto che le produzioni locali non soddisfano le richieste del mercato: per questo, negli ultimi anni, alcune aziende locali stanno investendo con forza sui piccoli frutti, alcune ad integrazione di produzioni maggiori, altre come attività agricola prevalente. Il workshop, dunque, vuole essere un momento privilegiato per la valorizzazione di tali colture e per offrire agli agricoltori interessati gli strumenti operativi per consolidare o avviare attività del genere, in merito agli aspetti produttivi, all’innovazione, agli orientamenti varietali e alla stato della difesa.

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Convegno Studio e valorizzazione di varietà autoctone a rischio di estinzione (RN)

Convegno Studio e valorizzazione di varietà autoctone a rischio di estinzione (RN)

Si svolgerà a Pennabilli (RN) domenica 28 settembre il Convegno Studio e valorizzazione di varietà autoctone a rischio di estinzione 

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Cerasicoltura: primi risultati nella lotta contro D. suzukii - giugno

Comunicato seguito alla Conferenza Batteriosi del Kiwi (RA)

Comunicato stampa

Batteriosi: i primi risultati della ricerca

CRPV ha presentato le prime indicazioni per limitare la malattia delle piante di kiwi

A che punto è la ricerca contro la batteriosi del kiwi, la malattia scoppiata nel nostro paese nel 2008 nel Lazio e successivamente diffusasi in altre aree italiane fra cui la Romagna?

Di questo si è parlato oggi nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Faenza presso l’azienda agricola Taroni Andrea, per iniziativa del Centro Ricerche Produzioni Vegetali (CRPV), nel corso della quale sono stati presentati i principali risultati di due anni di ricerca, condotti dallo stesso CRPV e confinanziati dalla Regione Emilia Romagna, da gran parte dei produttori di actinidia e da organismi legati alla sua filiera produttiva (Agrisol, Apo Conerpo, Apofruit, Banca di Credito Cooperativo Ravennate & Imolese, Banca di Credito Cooperativo Romagna Occidentale, CCIAA Forlì-Cesena, CCIAA Ravenna, Centro Attività Vivaistiche, Consorzio Agrario Adriatico, Consorzio Agrario Ravenna, Consorzio Kiwigold, Eur.o.p.fruit, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Granfrutta Zani, Gruppo Salvi, Minguzzi SpA Consortile, Orogel Fresco, Pempacorer, Unitec).

Nel corso della conferenza stampa, introdotta dal presidente CRPV Giampiero Reggidori, è stato presentato anche un secondo progetto in materia, sempre coordinato dal CRPV e cofinanziato in prevalenza dalla Regione Emilia Romagna, che costituisce il logico proseguimento delle ricerche condotte nel precedente progetto.

“Gli approfondimenti della ricerca – ha affermato Maria Grazia Tommasini, coordinatrice del progetto – hanno riguardato aspetti epidemiologici di Pseudomonas syringae pv. Actinidiae, il batterio che causa la malattia: in particolare si è riscontrato che il polline è un potenziale vettore della batteriosi, che i frutti non rappresentano un elemento di disseminazione e che PSA può vivere anche in piante spontanee e infestanti, senza dare origine a sintomi. A livello di pratiche agronomiche pare che l’irrigazione non abbia effetti sullo sviluppo del batterio, che, al contrario, sembra influenzato dalla concimazione e in particolare da alcuni microelementi come lo zinco, su cui peraltro sono necessarie ulteriori fasi di studio”.

Inoltre è emerso che il batterio è attivo sulle ferite delle piante, per cui sono state consigliate pratiche di potatura molto meticolose seguite da disinfezioni, da effettuare subito dopo la raccolta e non in pieno inverno, periodo di maggior propagazione di PSA.

A livello di difesa sono state studiate oltre 50 molecole in laboratorio che, pur essendo in una situazione di work in progress, confermano l’efficacia di formulati quali i rameici e il Bion (Acibenzolan-S-methil). La ricerca non ha tralasciato anche gli aspetti economici legati alla produzione del kiwi e alle conseguenze su di essi della batteriosi: i costi sono leggermente aumentati per i maggiori impieghi di fitosanitari, specie sulle varietà maggiormente colpite, quali il kiwi giallo, ma nel complesso la produzione continua a tenere anche alla luce di sviluppi commerciali su nuovi mercati.

Fin qui i risultati, ma su quali aspetti punterà il secondo progetto Batteriosi? “Si tratterà – ha ribadito Tommasini – di una prosecuzione e completamento delle attività già in essere, relative ad aspetti epidemiologici, con riferimento allo sviluppo del batterio, ai siti di penetrazione nelle piante e all’analisi di possibili antagonisti che fin ad ora non ha dato risultati significativi: si continueranno a studiare gli effetti della concimazione e le corrette pratiche di potatura e si verificherà se le coperture sugli impianti potranno essere efficaci per ridurre l’incidenza della malattia. Continuerà anche l’analisi su possibili varietà resistenti”.

Dopo gli interventi di Davide Vernocchi (presidente APO CONERPO), Mirco Zanotti (presidente APOFRUIT) e Luciano Pula (presidente PEMPA CORER), che hanno sottolineato l’alto valore del lavoro di ricerca svolto, è intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, che ha espresso il proprio plauso per la stretta collaborazione fra diversi soggetti all’interno del progetto e ha confermato per il 2014 il contributo regionale per le aziende che sono state costrette all’estirpazione di impianti infetti, auspicando, senza nascondere una vena polemica, una progettualità nazionale e un maggior coordinamento da parte del Ministero delle Politiche Agricole su un’emergenza quale quella della batteriosi. “Il nostro auspicio – ha concluso Rabboni – è che anche grazie alla ricerca possano essere ridotti gli abbattimenti di impianti, che fin ad oggi hanno interessato 152 ettari, pari al 3,5% delle superfici produttive”.

Calendario Mostre pomologiche frutticole 2014

E' disponibile il calendario delle Mostre Pomologiche Frutticole 2014 organizzate dal CRPV con il supporto di ASTRA Innnovazione e Sviluppo, Azienda Sperimentale M. Marani e il Consorzio Ciliegia e Susina di Vignola.

Ciliegio Vignola (MO), 6 giugno 2014

Comunicato stampa Conferenza Batteriosi del Kiwi (RA)

Comunicato stampa

I risultati della ricerca sulla batteriosi del kiwi

Presentazione nel corso di una conferenza stampa prevista il 10 giugno 2014 a Faenza

La batteriosi è una malattia che colpisce le piante di kiwi, scoppiata nel nostro paese nel 2008 nell’area di maggior produzione italiana, ovvero in Lazio e in particolare nel territorio di Latina e, successivamente, diffusasi in altre aree italiane del Centro Nord, fra cui la Romagna, zona particolarmente vocata a queste produzioni frutticole. La malattia si manifesta con cancri ed esudati gommosi sulla pianta e, successivamente in primavera, con maculature sulle foglie: il tutto viene causato da un batterio denominato “Pseudomonas syringae pv. actinidiae”, la cui provenienza non è del tutto chiara.

Le conseguenze della batteriosi sono particolarmente gravi perché portano alla morte di piante e al conseguente estirpo di impianti, fenomeno purtroppo già verificatosi in diverse aree di produzione di kiwi in Italia e nel mondo. Per questo motivo le strategie di contrasto a tale malattia sono divenute in breve tempo la priorità assoluta per un settore che rischia, a causa di essa, di compromettere il proprio futuro.

In Emilia Romagna è stato da poco concluso un progetto di ricerca al riguardo denominato “Ricerche su PSA del Kiwi”, coordinato da CRPV e cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, da gran parte dei produttori di actinidia e da organismi legati alla sua filiera produttiva (Agrisol, Apo Conerpo, Apofruit, Banca di Credito Cooperativo Ravennate & Imolese, Banca di Credito Cooperativo Romagna Occidentale, CCIAA Forlì-Cesena, CCIAA Ravenna, Centro Attività Vivaistiche, Consorzio Agrario Adriatico, Consorzio Agrario Ravenna, Consorzio Kiwigold, Eur.o.p.fruit, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, GRanfrutta Zani, Gruppo Salvi, Minguzzi SpA Consortile, Orogel Fresco, Pempacorer, Unitec). Un nuovo progetto dal titolo “Ricerche sul PSA kiwi e PPV drupacee” quindi sullo stesso tema, è appena partito, sempre coordinato dal CRPV e cofinanziato in prevalenza dalla Regione Emilia Romagna. Quest’ultimo costituisce il logico proseguimento di alcune delle ricerche condotte nel precedente progetto.

“La partecipazione di tanti e qualificati attori – commenta Alvaro Crociani, direttore CRPV - è stata estremamente importante e utile, sia in fase di impostazione delle attività, che nell’operatività del progetto: credo che questo modello possa rappresentare un importante esempio da seguire anche per futuri progetti, quali quelli organizzati dai Gruppi Operativi nell’ambito del prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020.

I risultati del progetto verranno presentati nel corso di una conferenza stampa, organizzata da CRPV e Regione Emilia Romagna, prevista il prossimo 10 giugno alle ore 12,00 presso l’azienda agricola Taroni Andrea di Faenza (via Collina, 2); interverranno l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, il presidente CRPV Giampiero Reggidori e Maria Grazia Tommasini, coordinatrice del progetto.

Comportamento “on farm” del sorgo da biogas - febbraio marzo

Convegno

Convegno "L'olio emiliano" (MO)

Venerdì 21 marzo presso il Castello di Spezzano (via del Castello, 12 – Spezzano di Fiorano Modenese) alle ore 9,30 è in programma il convegno sul tema “L’olio emiliano: stato dell’arte e prospettive di mercato per un prodotto di qualità”. L’evento è promosso da CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali), Provincia di Modena, CNR Ibimet, Università di Parma e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna.

Il convegno segna la conclusione di un progetto quinquennale (2009-2013) attivato nelle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, in merito allo sviluppo dell’olivicoltura da olio e sarà l’occasione per la comunicazione dei risultati di tale ricerca, che ha riguardato diversi aspetti strategici al fine di promuovere questa coltivazione nei territori emiliani.

La prima parte del progetto è stata, di fatto, una mappatura per reperire, descrivere e raccogliere centinaia di varietà di antichi olivi sparsi sui territori collinari delle quattro province: successivamente si è provveduto alla valutazione del germoplasma di ogni tipologia di olivo, ovvero alle loro caratteristiche genetiche per definire quali varietà dimostrassero una buona adattabilità al territorio oggetto della ricerca, al fine di produzioni di olio di qualità. Un’altra linea di ricerche ha riguardato la vocazionalità ambientale, che ha permesso di definire le superfici delle 4 province (oltre 23.000 ettari), sulle quali è possibile avviare attività olivicole da reddito con alte probabilità di successo: infine è stata realizzata un’accurata analisi su mercato e strategie di valorizzazione, ricerca che ha messo in evidenza grandi potenzialità per il prodotto olio emiliano, soprattutto se supportato da marchi di qualità.

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Contatti

CRPV Soc. Coop.
Centro Ricerche Produzioni Vegetali
Via dell’Arrigoni, 120
47522 Cesena (FC)
C.F. e P.IVA 01949450405
SEGRETERIA:
Tel. 0547-313571
fax 0547-317246
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